Il Contest organizzato da GamificationLab de “La Sapienza” e Banca D’Italia ha portato allo sviluppo di giochi per l’educazione finanziaria con elementi di psicologia comportamentale
Secondo una recente indagine[1], gli adulti italiani si collocano agli ultimi posti nelle classifiche internazionali riguardanti l’alfabetizzazione finanziaria[2], specialmente per quanto riguarda le conoscenze dei concetti e i comportamenti posti in essere.
Alfabetizzazione finanziaria: confronto internazionale
(Iacofi 2020)
Si tratta di competenze fondamentali per prendere decisioni economico-finanziarie oculate che permettano a tutti i cittadini di vivere una vita serena ed essere resilienti nei momenti di difficoltà. Le sfide sono molteplici ma potrebbero essere sintetizzate nel fatto che gli adulti, nell’affrontare questa materia, talvolta hanno pregiudizi radicati e spesso non percepiscono di non avere un livello adeguato di conoscenza finanziaria. A queste difficoltà si aggiungono anche la mancanza di tempo, l’assenza di un luogo definito – come la scuola per i giovani – dove poter approfondire la materia e, infine, l’esistenza di bisogni e necessità tra gli individui molto diverse.
La Banca d’Italia si è proposta di trovare linguaggi nuovi per diffondere l’educazione finanziaria tra gli adulti. La sfida era quella di trovare una modalità “leggera” per interessare o, ancora meglio, per attirare le persone anche per pochi minuti al giorno. In questo senso quale miglior alleato di un gioco? In effetti non c’è nulla di meglio che imparare in maniera “lieve”, sperimentando un’attività piacevole e scelta volontariamente.
Gli adulti giocano? Secondo statistiche pubblicate dal Corriere della sera[3], su un totale di circa 24 milioni di giocatori di videogames in Italia, il 57 per cento sono persone tra i 18 e i 44 anni. Esiste quindi un pubblico di adulti decisamente vasto; lo si può raggiungere anche per diffondere concetti di educazione finanziaria preziosi nella vita.
Ci siamo rivolti al GamificationLab dell’Università La Sapienza di Roma – un laboratorio universitario dedicato alla ricerca dell’interazione uomo-macchina, gamification e videogiochi – e abbiamo proposto agli studenti di sviluppare, nel loro contest annuale, un gioco che potesse veicolare concetti di educazione finanziaria per adulti nonché “pillole” di psicologia comportamentale. La ricerca scientifica ha dimostrato come non sia sufficiente avere solo nozioni sulla pianificazione finanziaria, sugli investimenti o sui prestiti ma è necessario anche “conoscere sé stessi”, secondo il celebre aforisma socratico. Negli ultimi decenni la psicologia comportamentale ha dimostrato che noi uomini e donne, quando dobbiamo prendere una decisione, spesso non lo facciamo in modo razionale. I protagonisti di questi studi sono stati Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia nel 2002, e il suo amico Amos Tversky, che avrebbe certo condiviso il premio se non fosse morto nel 1996. Nel libro Pensieri lenti e veloci Kahneman ha mostrato che, quando scegliamo, è come se si confrontassero due cervelli, uno razionale, più lento e riflessivo, l’altro emotivo, più veloce e alla ricerca della gratificazione immediata. È importante nelle decisioni relative alla gestione dei soldi, delle proprie finanze e degli investimenti tener conto di queste tendenze della nostra mente, per poter ovviare a possibili errori che scelte “affrettate” o impulsive comportano. Negli ultimi anni i progressi nelle neuroscienze, compiuti grazie alla possibilità di disporre di immagini del cervello, hanno permesso una ulteriore evoluzione nella conoscenza dei meccanismi psicologici in condizioni di incertezza.
Educazione finanziaria e psicologia comportamentale sono state le due direttrici su cui i due gruppi di studenti che hanno deciso di sviluppare un gioco di educazione finanziaria. Teamrocket e Organization XIII hanno lavorato nel contest dell’anno in corso, caratterizzato dallo svolgimento in modalità online, a causa della pandemia di Covid -19.
Il gruppo Teamrocket ha presentato il gioco “Storia di un alieno in Italia”. Ogni giocatore è una sorta di alieno che per un guasto alla navicella atterra in Italia. Il suo scopo è quello di raccogliere i soldi per ricostruire il suo razzo e tornare nel paese d’origine. A tal fine deve reperire i fondi. Può farlo in diversi modi: contribuendo alla realizzazione dell’enciclopedia dei termini finanziari, acquistando obbligazioni e azioni; o contraendo prestiti, ma con ragionevolezza. Alla fine il giocatore riuscirà a tornare a casa? Dipende solo dalla sua capacità di gestire i propri soldi, acquistando i pezzi necessari della navicella, e dimostrando di conoscere i concetti dell’educazione finanziaria e della finanza comportamentale.
Il gruppo Organization XIII ha presentato il gioco “Rules of universe”, con lo scopo di far conoscere e sensibilizzare i giocatori sull’esistenza di errori cognitivi e comportamentali, attraverso esperienze che attingono alla vita quotidiana. Nel gioco sono introdotti parole e termini di educazione finanziaria per far familiarizzare il giocatore con questi concetti. Il gioco è un simulatore di scelte che influenzano tre indicatori basilari per il giocatore: corpo, mente, economia. L’obiettivo del gioco consiste nel contemperare in maniera equilibrata i tre indicatori fino all’ età matura, sapendo affrontare gli imprevisti che si incontrano nella vita. Al termine di ogni partita a ogni giocatore sarò restituito un feedback composto da punteggio finale, età raggiunta e da un elenco di distorsioni cognitive in cui lo stesso giocatore è eventualmente incorso.
Quindi…a che gioco giochiamo? A entrambi. Le idee portate dai due gruppi, infatti, sono ambedue di grande valore (sarebbero degne di essere sviluppate in futuro) per l’originalità, per la capacità di trasmettere non solo nozioni ma anche comportamenti virtuosi e perché ci mettono in guardia su possibili tranelli psicologici che possiamo incontrare e, infine, perché… sono divertenti. Facciamo, tuttavia, i nostri complimenti agli studenti del gruppo Organization XIII per aver vinto uno dei premi della gara!
Articolo a cura della Dott.ssa Lucia Sironi di Banca d’Italia.
NOTA: le opinioni presentate sono personali e non coinvolgono la responsabilità dell’Istituto.
Riferimenti:
[1] Cfr G. D’Alessio, R. De Bonis, A. Neri e C. Rampazzi (2020), L’Alfabetizzazione finanziaria degli italiani: i risultati dell’indagine della Banca d’Italia del 2020, Banca d’Italia, Questioni di economia e finanza (Occasional papers), n. 588.
[2] Secondo la definizione OCSE, l’alfabetizzazione finanziaria è: la conoscenza e la comprensione dei concetti e dei rischi finanziari, nonché le competenze, la motivazione e la fiducia necessarie per applicare tali conoscenze al fine di prendere decisioni efficaci in una serie di contesti finanziari, migliorare il benessere finanziario degli individui e della società e consentire la partecipazione alla vita economica.
[3] https://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/09_Settembre/19/pop_demografici.shtml